Anche il 2016 è stato un tempo speciale per la nostra associazione, una ulteriore occasione per viaggiare e sostenere il bene nel mondo. Lo scopo, come da statuto, unire la passione alla solidarietà, passione per i viaggi in moto e solidarietà con le persone incontrate sul posto.
Il progetto si è sviluppato dall'Italia all'Uzbekistan, passando per l'Albania dove abbiamo identificato, grazie all'associazione Lavoratori Credenti del Lodigiano, un luogo speciale di accoglienza per chi vive in difficoltà. Un progetto che appoggiamo e che vogliamo aiutare a crescere grazie al contributo di chi negli anni ci ha riconosciuto autorevoli nel fare il bene.
Alcuni per motivi di tempo si sono fermati in Albania, all'asilo di Beltoje, per fare subito ritorno in Italia ... un viaggio più breve ma pur sempre per solidarietà.
Samarcanda in Uzbekistan ... che aggiungere, la mitica città in oriente.
ALBANIA - Il Sogno di due operaie del S. Vangelo
Le Sorelle Operaie del Santo Vangelo che hanno la loro Casa Madre a Lodi in via Magenta, sono presenti nel Nord dell’Albania da oltre 10 anni; a tanto risale infatti il primo incontro della loro Madre Generale con il Vescovo di Scutari da cui è scaturito poi l’impegno missionario. Quando sono arrivate a Beltoje, le Sorelle hanno trovato solo i resti di quella che era stata una chiesa e una casa parrocchiale, da quei resti è partito il loro lavoro di ricostruzione fatto con l’aiuto di tanti amici tra cui i Lavoratori Credenti. Oggi le Sorelle vivono in una casa accogliente che ospita anche parte delle loro attività a favore della popolazione povera di tre villaggi distanti tra loro qualche chilometro e nei quali svolgono anche attività di apostolato e catechesi al fianco di un sacerdote italiano, don Silvio. Le Sorelle in questi anni con le loro attività hanno anche offerto lavoro a diverse giovani donne albanesi che collaborano in diversi settori dall’insegnamento, alle pulizie, alla guida del pulmino.
Le attività:
Assistenza bambini 3-6 anni
Tutti i giorni le Sorelle accolgono gratuitamente nella loro struttura di Beltoje un gruppo di 35 bambini in età da scuola materna e appartenenti alle famiglie più povere dei tre villaggi; a quelli più lontani offrono, sempre gratuitamente, un servizio di trasporto. Con l’aiuto di un insegnate albanese viene assicurato ai bambini un luogo accogliente e un pasto caldo.
Assistenza alle famiglie in difficoltà Sorella
Eva segue un numero imprecisato e variabile di famiglie bisognose, imprecisato perché l’aiuto non viene mai rifiutato a nessuno e variabile perché dipende dai momenti dell’anno. Sono quasi sempre famiglie giovani in cui sono presenti bambini piccoli o molto piccoli; nei suoi giri settimanali Sorella Eva distribuisce vestiti, generi alimentari, prodotti per la prima infanzia, medicinali, tanti consigli e in qualche caso si fa carico anche di sostenere spese urgenti.
Il centro diurno
Il centro diurno, attivo da cinque anni, ha diversi obiettivi:
sostenere i ragazzi delle famiglie più disagiate nello studio pomeridiano;
offrire un pasto caldo ai ragazzi più poveri dei villaggi che escono dalla scuola di Beltoje e che non troverebbero niente o nessuno a casa loro;
costruire uno spazio educativo e di socializzazione.
Ogni giorno 70/75 bambini e ragazzi terminate le scuole che confinano con la parrocchia, intorno alle 12.30, trovano un pasto caldo, un ambiente confortevole, la possibilità di essere seguiti durante i compiti e la possibilità di giocare al coperto o all’esterno a seconda delle stagioni. Alla chiusura dell’anno scolastico, per tre o quattro giorni, ragazzi e famiglie si ritrovano a fare festa in una località vicina, per molti è l’unica occasione di vacanza.
L’accoglienza di sette bambine svantaggiate.
Nella parte superiore della loro casa da quattro anni le Sorelle accolgono 7 ragazzine preadolescenti provenienti da situazioni di estremo degrado sociale e culturale, sono seguite da un’educatrice che dorme con loro e frequentano le attività del centro diurno. Nei casi in cui è stato possibile sono state inserite nella scuola, per due ragazze, considerata l’età, le capacità cognitive, il tipo di handicap e il fatto che non erano mai state scolarizzate in passato non è stato possibile fare niente. A tutte viene insegnato come mantenere pulita e ordinata la persona e come gestire gli ambienti in cui vivono.
Per questa realtà . .
da anni l’Associazione Lavoratori Credenti del Lodigiano si spende per il pagamento del costo dell’educatrice. Inoltre si contribuisce al pagamento del gasolio per il riscaldamento degli ambienti e, almeno una volta l’anno, viene inviato alla struttura un importante quantitativo di generi alimentari (farina, pasta, olio, tonno in scatola, pomodori pelati, ecc.)